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− | Affermare che l’Informatica Umanistica (ora IU) è una disciplina (o meglio un insieme di diverse discipline, cioè un settore scientifico-disciplinare) risulta operazione, per un lato, semplice. Più difficile semmai è dimostrare cosa si intenda con IU. Se difficile è cioè arginare e delimitare i confini scientifici di un progetto fortemente interdisciplinare, è semplice invece riconoscerne lo statuto di disciplina. Lo conferma sia la presenza di attestazioni - molteplici nel numero e multiformi nella sostanza - dell’interesse che il settore riveste nel panorama scientifico, sia l’adesione di un numero sempre più ampio di ricercatori . La dignità (scientifica e disciplinare) dell’IU è infatti testimoniata da progetti, proposte, iniziative, sperimentazioni che si snodano ai diversi livelli della riflessione umanistica sul contributo dei modelli formali alle humanities. A partire da una ricca letteratura in materia , dai centri e dalle associazioni, dalle riviste specializzate, dai convegni e dai congressi che sempre più di frequente alimentano le attività nazionali (e internazionali, ovviamente); e senza dimenticare sia i molteplici progetti che vedono l’applicazione di formalismi - diremo - dell’IU, che i già numerosi oggetti digitali accessibili, o ancora i corsi universitari (singoli insegnamenti, lauree triennali, specialistiche/magistrali, master, corsi di perfezionamento) che presentano un piano di studi (o un programma didattico) incentrato sull’IU | + | Affermare che l’Informatica Umanistica (ora IU) è una disciplina (o meglio un insieme di diverse discipline, cioè un settore scientifico-disciplinare) risulta operazione, per un lato, semplice. Più difficile semmai è dimostrare cosa si intenda con IU. Se difficile è cioè arginare e delimitare i confini scientifici di un progetto fortemente interdisciplinare, è semplice invece riconoscerne lo statuto di disciplina. Lo conferma sia la presenza di attestazioni - molteplici nel numero e multiformi nella sostanza - dell’interesse che il settore riveste nel panorama scientifico, sia l’adesione di un numero sempre più ampio di ricercatori . La dignità (scientifica e disciplinare) dell’IU è infatti testimoniata da progetti, proposte, iniziative, sperimentazioni che si snodano ai diversi livelli della riflessione umanistica sul contributo dei modelli formali alle humanities. A partire da una ricca letteratura in materia , dai centri e dalle associazioni, dalle riviste specializzate, dai convegni e dai congressi che sempre più di frequente alimentano le attività nazionali (e internazionali, ovviamente); e senza dimenticare sia i molteplici progetti che vedono l’applicazione di formalismi - diremo - dell’IU, che i già numerosi oggetti digitali accessibili, o ancora i corsi universitari (singoli insegnamenti, lauree triennali, specialistiche/magistrali, master, corsi di perfezionamento) che presentano un piano di studi (o un programma didattico) incentrato sull’IU. |
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Versione attuale delle 16:20, 20 giu 2012
Affermare che l’Informatica Umanistica (ora IU) è una disciplina (o meglio un insieme di diverse discipline, cioè un settore scientifico-disciplinare) risulta operazione, per un lato, semplice. Più difficile semmai è dimostrare cosa si intenda con IU. Se difficile è cioè arginare e delimitare i confini scientifici di un progetto fortemente interdisciplinare, è semplice invece riconoscerne lo statuto di disciplina. Lo conferma sia la presenza di attestazioni - molteplici nel numero e multiformi nella sostanza - dell’interesse che il settore riveste nel panorama scientifico, sia l’adesione di un numero sempre più ampio di ricercatori . La dignità (scientifica e disciplinare) dell’IU è infatti testimoniata da progetti, proposte, iniziative, sperimentazioni che si snodano ai diversi livelli della riflessione umanistica sul contributo dei modelli formali alle humanities. A partire da una ricca letteratura in materia , dai centri e dalle associazioni, dalle riviste specializzate, dai convegni e dai congressi che sempre più di frequente alimentano le attività nazionali (e internazionali, ovviamente); e senza dimenticare sia i molteplici progetti che vedono l’applicazione di formalismi - diremo - dell’IU, che i già numerosi oggetti digitali accessibili, o ancora i corsi universitari (singoli insegnamenti, lauree triennali, specialistiche/magistrali, master, corsi di perfezionamento) che presentano un piano di studi (o un programma didattico) incentrato sull’IU.